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Ragadi: perché si formano?

Una ragade è una micro-lacerazione della pelle, spesso localizzata tra le dita di piedi e mani, vicino le labbra o nella zona anale: in quest’ultimo caso, si parla di ragade anale. Si tratta di una zona ricca di terminazioni nervose, facilmente infiammabile per la particolare posizione a causa dell’attività di deiezione delle feci.

Le ragadi sono molto dolorose?

Le principali cause del fenomeno sono la stipsi e la diarrea: si tratta di due situazioni opposte, ma che hanno entrambe come conseguenza l’infiammazione della mucosa anale, con la probabile formazione di micro-taglietti dolorosi. Ulteriori ragioni del disturbo possono essere: eccessiva sedentarietà, pratiche sessuali aggressive (che prevedono l’introduzione di oggetti nel retto anale) e scarsa cura dell’igiene dell’area rettale.

La dimensione di questi tagli è veramente piccola, sicché ci si può accorgere della presenza di questi attraverso il sangue nelle feci o sulla carta igienica, assieme al forte dolore avvertito.

Cosa utilizzare contro le ragadi?

Chi soffre per le ragadi anali deve innanzitutto regolare le proprie funzioni intestinali, seguendo un’alimentazione sana e bilanciata, che includa il consumo quotidiano di fibre: queste, assieme ai due litri di acqua da bere ogni giorno, consentono di facilitare l’espulsione delle feci, ammorbidendole.

Se il dolore persiste, è necessario rivolgersi a un medico, al fine di stabilire la cura adeguata: in farmacia è possibile acquistare pomate anestetizzanti da applicare localmente, per lenire il dolore, dopo aver sciacquato la zona anale con acqua tiepida; è possibile inoltre assumere integratori di flavonoidi per regolare il flusso di sangue dove c’è la ferita.